Hotel La Palma
Corso Umberto I, 33 28838 Stresa (VB)
Inizio ore 08,00 fine dei lavori 16,00
REGISTRAZIONI: La registrazione comprende attestato di partecipazione, crediti ECM.
La segreteria confermerà la partecipazione al corso contestualmente al ricevimento delle richieste fino ad esaurimento dei posti disponibili.
CREDITI ASSEGNATI:
Si rende noto che, ai fini dell’acquisizione dei crediti formativi, è necessaria la presenza effettiva al 100% della durata complessiva dei lavori ed almeno il 75% delle risposte corrette al test di valutazione dell’apprendimento.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea legato prevalentemente all’invecchiamento. Questa situazione porta, conseguentemente, ad un aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia) per traumi anche minimi.
L’osteoartrosi è la causa più frequente di dolori alle articolazioni e colpisce milioni di persone nel mondo: ne soffre circa il 10% della popolazione adulta, e il 50% delle persone oltre i 50 anni. È causata dal progressivo consumarsi della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa nel punto in cui si congiungono con altri segmenti ossei (articolazioni), in particolare quelle su cui grava il peso del corpo. Infatti, le articolazioni più frequentemente colpite sono le ginocchia, le anche, le vertebre lombari (quelle nella parte più bassa della schiena) e quelle cervicali (del collo). Anche altre giunture però possono essere interessate, per esempio è frequente l’osteoartrosi delle mani e quella delle spalle.
L’osteoartrosi è una malattia progressiva legata soprattutto all’età, quindi non può essere guarita. Tuttavia, il suo corso può essere rallentato diminuendo il proprio peso corporeo, avendo cura di mantenere una posizione corretta del corpo (postura), eseguendo esercizi specifici e, in generale, mantenendosi fisicamente attivi. Vanno però evitati i movimenti o gli sport che sottopongono le articolazioni interessate a un ulteriore carico (ad esempio sport che prevedono salti, corsa, ecc). Le fasi di dolore acuto possono essere ridotte con l’uso di antidolorifici. Nei casi più gravi, in cui la cartilagine si consuma completamente e le ossa della giuntura arrivano a sfregarsi le une contro le altre, può essere necessario rimpiazzare chirurgicamente l’articolazione.
Vogliamo mettere a confronto con l’aiuto degli specialisti le due malattie non sempre lontane fra di loro dandola possibilità ai discenti di interagire con dibattiti e domande dirette ai relatori.
Hotel La Palma
Corso Umberto I, 33 28838 Stresa (VB)
Inizio ore 08,00 fine dei lavori 16,00
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Dr. Giorgio Gandolini
Milena Sansone
Dr. Giorgio Gandolini
L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea legato prevalentemente all’invecchiamento. Questa situazione porta, conseguentemente, ad un aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia) per traumi anche minimi.
L’osteoartrosi è la causa più frequente di dolori alle articolazioni e colpisce milioni di persone nel mondo: ne soffre circa il 10% della popolazione adulta, e il 50% delle persone oltre i 50 anni. È causata dal progressivo consumarsi della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa nel punto in cui si congiungono con altri segmenti ossei (articolazioni), in particolare quelle su cui grava il peso del corpo. Infatti, le articolazioni più frequentemente colpite sono le ginocchia, le anche, le vertebre lombari (quelle nella parte più bassa della schiena) e quelle cervicali (del collo). Anche altre giunture però possono essere interessate, per esempio è frequente l’osteoartrosi delle mani e quella delle spalle.
L’osteoartrosi è una malattia progressiva legata soprattutto all’età, quindi non può essere guarita. Tuttavia, il suo corso può essere rallentato diminuendo il proprio peso corporeo, avendo cura di mantenere una posizione corretta del corpo (postura), eseguendo esercizi specifici e, in generale, mantenendosi fisicamente attivi. Vanno però evitati i movimenti o gli sport che sottopongono le articolazioni interessate a un ulteriore carico (ad esempio sport che prevedono salti, corsa, ecc). Le fasi di dolore acuto possono essere ridotte con l’uso di antidolorifici. Nei casi più gravi, in cui la cartilagine si consuma completamente e le ossa della giuntura arrivano a sfregarsi le une contro le altre, può essere necessario rimpiazzare chirurgicamente l’articolazione.
Vogliamo mettere a confronto con l’aiuto degli specialisti le due malattie non sempre lontane fra di loro dandola possibilità ai discenti di interagire con dibattiti e domande dirette ai relatori.
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